martedì 15 aprile 2014

GLI SCATOLAUTORI : Andrea Crespi


Buon martedì miei cari amici lettori.
Per iniziare bene questa giornata vi voglio proporre l'intervista a Andrea Crespi, caro amico e autore di 1969.
Vi auguro una buona lettura.

OGA- Presentati a chi non ti conosce?
ANDREA-Ciao a tutti, sono Andrea Crespi e ringrazio il mio omonimo per questa splendida opportunità.

OGA-In che modo ti sei avvicinato ai GDT e quanti anni avevi ?
ANDREA-In realtà sono sempre stato appassionato a questo mondo.
Sin da piccolo mi facevo regalare giochi da tavolo in occasione delle feste...i ricordi mi portano alla mente giochi tipo "Battaglia Sottomarina" (che non è la normale battaglia navale), Capitan Harlock, Hero Quest, Star Quest e i più classici Charlie Brown, Monopoly e Risiko.
 
OGA-Ti ricordi il nome del gioco, che ti ha fatto innamorate dei GDT?
ANDREA-Come dicevo prima era una passione innata, quindi non c'è stato un gioco che ha fatto "scattare la molla", ma posso dire che il gioco che mi ha fatto perdere la testa è stato Hero Quest.
 
OGA-Quanti anni avevi quando hai inventato il tuo primo gioco?
ANDREA-Bè, direi molto tardi, avevo circa 33 anni.
 
OGA-Ti ricordi di cosa parlava il tuo primo progetto? (Mai pubblicato)
ANDREA-Direi proprio di si visto che a breve vedrà la luce con una nuova veste, ma per ovvie ragioni (una pistola puntata alle tempie) preferirei non divulgare varie info...;)
 
OGA-6 Quando tempo dedichi alla creazione di un gioco e che metodo usi per la creazione? (Parti dalle meccaniche e arrivi all'ambientazione o il contrario)
ANDREA-
In verità non seguo delle tabelle temporali, vado tanto ad istinto. Ci sono periodi di assoluta mancanza di stimoli e altri che ci lavoro 5/6 ore al giorno al di fuori dal mio normale lavoro.
Per quanto riguarda la creazione, normalmente, parto dall'ambientazione e invento la meccanica. E' sempre l'ambientazione che mi stimola all'idea del gioco più che il contrario.
 
OGA- "1969" è stato il tuo primo gioco , edito dalla "Cranio Creation" puoi raccontarci di cosa si tratta in poche parole?
ANDREA-Bè 1969 è il figlio nato dalla collaborazione con Cranio Creation di Conquest of the Moon (prodotto originale). Il gioco racconta la corsa allo spazio avvenuta negli anni 60. Ogni giocatore viene messo a capo della propria nazione e deve dare il meglio di se stesso nella gestione delle proprie risorse e nella ricerca di menti "geniali" che facilitino lo sviluppo delle proprie capacità in campo spaziale e non. Inoltre sarà messo alla prova durante i test di preparazione della Missione Lunare dalla difficoltà della missione stessa e dalla "cattiveria" dei propri avversari che cercheranno di sabotare le missioni.
 
OGA-Hai qualche aneddoto da raccontare, di quel gioco?
ANDREA-
Uff, quanti ne vuoi, ma rischieremmo di stare qui notti intere!!!
Posso, però, dirti, che se sei curioso puoi andare sulla pagina facebook di 1969 e di leggere il "diario" del gioco che racconta la storia della sua creazione. E' stata una idea di Lorenzo Silva ed è stata ottima, è venuto veramente bene. Il post è intitolato "Capitolo 1...iniziò così" e seguono poi gli altri
 
OGA-Cosa hai provato quando finalmente è stato pubblicato?
ANDREA-Un miscuglio indescrivibile di emozioni che turbinavano alternativamente tra paura, felicità, orgoglio e mille altre.
 
OGA-Secondo te, qual è il tratto distintivo di un tuo gioco? Dai ti aiuto, è forse lo "spazio"?
ANDREA-Indovinato! Avendo una "leggerissima" deviazione per questo campo, possiamo dire che molti progetti hanno questo sfondo.
Ma posso anche dirti che nel mio "quaderno" dei progetti/giochi ci sono diverse ambientazioni e tipologie
 
OGA-Che tipologia di giochi ami giocate?
ANDREA-A differenza di molti giocatori che hanno un genere preferito, io non ne ho.
Mi piace giocare. Spazio dai gestionali alla Tedesca, alle avventure alla Americana o ai family per tutti. Basta stare in compagnia e divertirsi.
 
OGA-Che tipologia di giochi ami creare ? A che fascia di Utenti pensi?
ANDREA-Mi rifaccio un pò alla risposta di prima; non avendo una tipologia specifica, i giochi che mi vengono in mente derivano più che altro dall'ambientazione. Nei miei prototipi ci sono giochi gestionali alla tedesca, di dungeon all'Americana (a cui sto giusto lavorando ora) e super family.
 
OGA- Dacci il nome di un gioco a cui hai giocato e che in seguito hai pensato " Perché non ci ho pensato io "?
ANDREA-In realtà nessuno, se gioco ad un prodotto bello dico "ma che figata questo gioco". In realtà non l'ho mai vista sotto questo ottica.
 
OGA-Possiamo dare una anteprima?, so che un tuo nuovo gioco "Apollo 13" è stato portato negli "States" direi che sei sulla strada giusta?
ANDREA-Speriamo di si! le notizie che mi sono arrivato promettono bene, ma sai come si dice...non di gatto se...
 
OGA-1969, Apollo 13, sono tutti titoli legati alla tua passione per lo spazio, ma hai in forno qualche altro progetto dall'ambientazione differente?
ANDREA-Si si, se si riesce per Agosto ne vedremo uno diverso...
 
OGA-Sulla confezione di "1969" troviamo un logo "Quinta Dimensione" puoi  raccontarci di cosa si tratta?
ANDREA-Si certo, è il logo del mio negozio. Lo aprii nel lontano 1998, quando, per motivi personali, lasciai il posto di programmatore in un'azienda vicino a me, e decisi di investire in una mia passione: i Videogames!
Li nacque Quintadimensione, inizialmente solo come negozio di Videogames, oggi come Videogames, Boardgames, Action Figures, Robot giapponesi, Saint Seiya ed un sacco di usato.
Siccome è stato grazie al negozio che sono riuscito a fare molte cose del gioco mi sembrava giusto "ringraziarlo". Poi, il logo studiato dal mio grafico, mi è piaciuto molto e così ho deciso di tenerlo come firma distintiva.
 
OGA-Ultima domanda, hai a disposizione tutti i giochi del mondo, e una  scelta : Oggi Giochi A ?
ANDREA-Un gioco diverso da quello di ieri!
 
Grazie per questa bella intervista e buon gioco a tutti .
 

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